1 adulto su 7 nell’UE ha l’acufene

Un sondaggio ha rilevato che l’acufene è piuttosto comune tra gli adulti nell’UE.
L’European Tinnitus Survey (ETS) è stato condotto in 12 paesi dell’Unione Europea negli anni 2017-2018 e includeva Bulgaria, Inghilterra, Francia, Germania, Grecia. Irlanda, Italia, Lettonia, Polonia, Portogallo, Romania e Spagna.
L'indagine ha trovato che la prevalenza dell'acufene nell'UE era del 14,7%, variando dall'8,7% dell' Irlanda al 28,3% della Bulgaria. Ciò significa che più di 1 adulto su 7 nell'UE ha l'acufene.
Il 6% dei partecipanti all’indagine hanno riferito di avere un acufene fastidioso passando dal 3,4% in Irlanda all'11,5% in Bulgaria.
L’acufene grave è stato trovato nell’1,2% dei partecipanti passando dallo 0,6% in Irlanda al 4,2% in Romania.
Sesso, età e ipoacusia
L’acufene era più comune tra le donne che tra gli uomini. Il 15,2% delle donne e il 14% degli uomini nell’indagine hanno riportato l’acufene.
La prevalenza dell’acufene aumenta decisamente con l’avanzare dell’età e il grado di ipoacusia.
Estrapolando alla popolazione generale, i ricercatori responsabili dell'indagine hanno scoperto che circa 65 milioni di adulti nell'UE (compreso il Regno Unito) hanno l'acufene, 26 milioni hanno un acufene fastidioso e 4 milioni hanno un acufene grave.
I 12 paesi
La prevalenza di acufene nei 12 paesi dell’indagine era:
- Bulgaria: 28,3%
- Inghilterra: 13,3%
- Francia: 14,1%
- Germania: 11,9%
- Grecia: 16,1%
- Irlanda; 8,7%
- Italia: 13,7%
- Lettonia: 20,3%
- Polonia: 16,5%
- Portogallo: 16,2%
- Romania: 21,1%
- Spagna: 15,5%
Informazioni sull’indagine
L'indagine ha utilizzato una serie standardizzata di domande relative all’acufene e opzioni di risposta nelle lingue nazionali specifiche.
Hanno partecipato all’indagine 11.427 adulti dai 18 anni in su.
L’articolo, “Tinnitus prevalence in Europe: a multi-country cross sectional population study” (Prevalenza dell'acufene in Europa: uno studio multinazionale trasversale della popolazione) è stato pubblicato su The Lancet.
Fonti: https://medicalxpress.com e The Lancet
