Acufene e ipoacusia - esiste una connessione?

Ricerche mediche degli ultimi anni hanno dimostrato che coloro che soffrono di acufene, soffrono anche di una qualche forma di ipoacusia.
Acufene e ipoacusia - esiste una connessione?

Un'ipoacusia (o perdita dell’udito) si può manifestare in diversi modi e in una gamma di diverse frequenze.

Per alcuni, questa ipoacusia può essere minima o riguardare una piccola quantità di frequenze ed è causata da un lieve trauma all’orecchio interno che non risulta in altro se non un acufene o fischi nell’orecchio.

Questo significa che tale ipoacusia non può essere misura tramite un classico test dell’udito. In questi casi, si parla quindi di sordità nascosta. Un tipico segno della sordità nascosta è la difficoltà nel sentire i rumori di sottofondo.

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Ascolta l’acufene
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Input audiologico inesistente

Ricerche mediche condotte negli ultimi anni indicano che l’acufene è causato da una riduzione o dall’assenza di attività nei nervi che connettono la parte danneggiata dell’orecchio al sistema nervoso centrale nel cervello.

Questo significa che l’attività del nervo aumenta quando i segnali passano al sistema uditivo del cervello. Quando questa attività raggiunge il centro uditivo del cervello, si sentono dei suoni anche se l’orecchio non percepisce alcun suono dall’ambiente circostante. È questo che viene chiamato acufene.

L’esposizione esagerata ai segnali acustici può danneggiare sia le cellule ciliate dell’orecchio interno che i nervi incaricati di mandare segnali dall’orecchio interno fino al cervello. Un’esposizione esagerata ai segnali acustici risulta in un'ipoacusia dovuta ai rumori.

Le cellule ciliate e i nervi possono anche essere danneggiate da altro, come per esempio medicine ototossiche che causano l’acufene.

Sottoponiti ad un controllo dell’udito

Se si soffre di acufene, si potrebbe soffrire anche di ipoacusia. Quindi, se si soffre di acufene, il nostro consiglio è quello di sottoporsi ad un controllo dell’udito svolto da professionisti.

Segnali spontanei nel cervello

Secondo le ricerche, è la mancanza di input audiologici dall’orecchio interno al cervello a far sì che i nervi tra orecchio interno e cervello mandino dei segnali che vengono interpretati come suoni - questo è l’acufene.

Nel maggior parte dei test condotti sugli animali con un'ipoacusia, risulta che gli animali soffrivano di acufene. Altri test hanno mostrato che gli umani che presentano una quantità di input audiologici ridotta, sono più propensi a sentire suoni inesistenti.

Altri studi hanno comunque dimostrato che i trattamenti per l'ipoacusia, come per esempio apparecchi acustici, impianti cocleari, altri tipi di impianti uditivi o operazioni chirurgiche, grazie alla capacità di aumentare gli input audiologici diretti al cervello, possono ridurre la gravità dell’acufene o quantomeno della sua percezione. Può anche essere perché la presenza di altri suoni nasconde parzialmente o del tutto i suoni sentiti per l’acufene. Ma forse potrebbe anche essere perché i segnali spontanei dei nervi vengono ridotti.

Non tutti coloro che soffrono di acufene però, soffrono anche di ipoacusia. D’altro canto, non tutti coloro che soffrono di ipoacusia soffrono anche di acufene.

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